Nel bando si legge che il futuro direttore avrà un incarico triennale, durante il quale dovrà concorrere alla definizione del progetto culturale e istituzionale del museo, elaborare i programmi annuali e pluriennali delle attività scientifiche ed educative, provvedere alla gestione delle risorse finanziarie assegnate individuando le strategie di reperimento delle risorse economiche e dirigere il personale scientifico, tecnico ed amministrativo e il personale di custodia assegnato alla struttura. Un insieme di attività fondamentali per la corretta gestione museale, ma che non trovano nel compenso previsto un’adeguata retribuzione. A segnalarlo è l’associazione Mi Riconosci?, che dal 2015 denuncia lo sfruttamento e lo svilimento dei professionisti e delle professioniste operanti nel settore culturale.
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