In queste condizioni, centinaia di migliaia di persone che hanno perso il lavoro dalla fine di febbraio rischiano di non riaverlo, e tanti altri rischiano di perderlo, perchè molte piccole cooperative e compagnie saranno costrette a chiudere e licenziare. Migliaia di teatri, musei, biblioteche, cinema, potrebbero non riaprire mai più.
Per la cittadinanza, essere privati della Cultura in un momento tanto delicato può avere conseguenze disastrose, facendo aumentare le diseguaglianze e l’esclusione sociale, mettendo a rischio le nostre comunità e la nostra democrazia. Un rischio inutile, che stiamo correndo solo per la ferma volontà di risparmiare senza alcuna lungimiranza o logica.
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