Così il Museo archeologico nazionale “La Civitella”, che da vent’anni racconta la storia della città di Chieti, resta chiuso, diversamente dagli altri istituti museali abruzzesi che stanno riaprendo le porte in questi giorni. A rimetterci è la cittadinanza che nel tempo ha partecipato con interesse alle attività del museo come afferma la stessa Adele Campanelli: “La città si è riversata in più occasioni nelle sue sale e nel parco attratta da una programmazione varia e di alto profilo. Molti giovani professionisti si sono formati nelle varie occasioni: archeologi, architetti, storici, restauratori, artisti, fotografi, musicisti, attori, ballerini, sportivi, organizzatori di eventi etc. Ora in questa città non c’è più posto per quel sogno, e i giovani non avranno occasione di visitare quelle sale per conoscere il proprio passato.”
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