Bando MiBACT per assunzione volontari Servizio Civile Nazionale: reti ed associazioni del settore chiedono il ritiro

Pubblichiamo il comunicato congiunto con altre reti e associazioni del settore dove chiediamo il ritiro del bando del MiBACT per l’assunzione di 29 volontari del Servizio Civile Nazionale per il progetto Archeologia in Cammino in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Un comunicato-appello aperto, che auspichiamo possano firmare e sottoscrivere anche altre realtà. Se il Ministero non dovesse compiere passi indietro, valuteremo nei prossimi giorni ulteriori iniziative di protesta.

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Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato lo scorso 29 dicembre il bando per l’assunzione di 29 volontari del Servizio Civile Nazionale per il progetto “Archeologia in Cammino”, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Le associazioni del Coordinamento Confassociazioni Beni e Professioni Culturali, la Rete della Conoscenza, gli animatori della campagna Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali, la Cia – Confederazione Italiana Archeologi, CNAP – Confederazione Nazionale Archeologi Professionisti, ORA – Associazione Restauratori Alta-fomarzione, RSF – Restauratori Senza Frontiere -Italia, IA-CS Italiano Association of Conservation Scientist denunciano la gravità e la pericolosità del bando in un settore nel quale si è già colpevolmente diffuso l’impiego del volontariato in sostituzione di professionisti retribuiti.
Il progetto ‘Archeologia in Cammino’, volto ad “implementare ed ampliare la conoscenza e la fruizione dei beni culturali, artistici e architettonici nel Municipio Roma I, prevede l’impiego di volontari del Servizio Civile Nazionale in mansioni che dovrebbero essere affidati ad archeologi, archivisti e storici dell’arte, ovvero a professionisti retribuiti, come denunciato dalla campagna Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali 

Non avranno solo il compito di vigilare il patrimonio museale e archeologico e di svolgere funzioni di accoglienza ma saranno chiamati a collaborare nella “raccolta delle documentazione e delle informazioni sui beni presenti su territorio”, nel “reperimento di fotografie attuali e storiche”, nonché alla “creazione delle schede scientifiche con foto sulle caratteristiche storico-artistico-culturali dei beni presenti sul territorio”, attività espressamente legate alla ricerca e ai servizi professionali.
Dopo aver esaminato il bando confermiamo la nostra più ferma contrarietà. Siamo di fronte all’ennesimo e inaccettabile caso di utilizzo improprio del volontariato nei Beni Culturali. Non si tratta di volontari in senso stretto, ma di “Servizio Civile Volontario” di cui non vogliamo negare la funzione di condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico. Ma in un paese con il 45% di disoccupazione giovanile il volontariato rischia di entrare a gamba tesa sulle competenze, innescando una pericolosa concorrenza al ribasso sulla pelle del patrimonio culturale e degli esperti del settore.

Prima il Ministero ricerca alte competenze professionali, dicendo di voler premiare le persone più qualificate, poi ne mortifica la professionalità e la dignità: chi sarà selezionato riceverà solo l’indennità prevista di 433.80 € mensili, senza garanzie per vitto e alloggio ma richiedendo flessibilità negli orari e disponibilità per i giorni festivi. Riteniamo il bando grave per i suoi contenuti e molto pericoloso, in quanto rischia di sdoganare definitivamente, essendo un progetto del Ministero stesso, il lavoro gratuito o semi-gratuito di volontari in sostituzione di professionisti esperti e retribuiti, in un settore dove l’uso improprio del volontariato è già troppo diffuso a livello di enti locali e singole istituzioni. Il tutto mentre 150 istruttori culturali e decine di archeologi. bibliotecari e storici dell’arte, vincitori del concorso bandito nel 2010 dal Comune di Roma, sono ancora in attesa di essere assunti, senza alcune garanzia sul loro futuro.
Per questi motivi chiediamo al MiBACT il ritiro del bando: è necessario un impegno per scongiurare l’utilizzo improprio del Servizio Civile Nazionale come escamotage a buon mercato per far fronte alla disoccupazione giovanile nel settore dei Beni Culturali. Siamo fermamente convinti che nel settore dei beni culturali sia possibile creare reali opportunià per la buona occupazione, con compensi adeguati e diritti pieni, senza lavoro non c’è cultura, c’è solo fuffa .
Per evitare in futuro continue situazioni di conflitto e contenzioso  chiediamo inoltre al Ministero Franceschini un tavolo di confronto tra MiBACT, associazioni professionali e Presidenza del Consiglio tramite il Dipartimento della Gioventù per rivedere l’impostazione stessa dell’istituto del Servizio Civile che, pur rispondendo ad una missione fondamentale, non è più rispondente alla situazione attuale e rischia quindi di diventare un ostacolo piuttosto che un incentivo al lavoro. Se il Ministero non dovesse compiere passi indietro, nei prossimi giorni valuteremo collettivamente ulteriori iniziative comuni di protesta.

 

ANA – Associazione Nazionale Archeologi
Archim – Archivisti in Movimento

ARR – Associazione la Ragione del Restauro

CIA – Confederazione Italiana Archeologi

CNAP – Confederazione Nazionale Archeologi Professionisti

FAP – Federazione Archeologi Professionisti
GBeA- Giovani Bibliotecari e Aspiranti

IA-CS Italian Association of Conservation Scientist
Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali

ORA – Associazione Restauratori Alta-fomarzione

RSF – Restauratori Senza Frontiere – Italia
Rete della Conoscenza
SAU – Storici dell’Arte Unitari
Startim – Storici dell’Arte in Movimento


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