Lunedì 23 gennaio 2023 le attiviste dell’associazione Mi Riconosci?, insieme a lavoratori e lavoratrici del settore culturale, con il supporto di sindacati e realtà cittadine, scenderanno in piazza a Milano per chiedere l’applicazione del contratto di settore in tutti gli istituti culturali. Il sit-in avrà luogo davanti al Teatro Dal Verme alle ore 14:00, per poi spostarsi sotto Palazzo Litta, sede della Direzione Regionale Musei Lombardia, in Corso Magenta 24.

“Da trent’anni in Italia, con l’approvazione della Legge Ronchey e il via libera all’esternalizzazione dei servizi di musei e istituti culturali, il sistema degli appalti favorisce il dilagare di lavoro precario, sottopagato e dequalificato” dichiara Federica Pasini, attivista di Mi Riconosci “Perché la maggioranza delle aziende vince le gare con forti ribassi ed elude l’applicazione del contratto di settore – il Federculture – in favore di CCNL con paghe a 4-5€ l’ora, che non rispecchiano mai le mansioni e le competenze di chi lavora nei luoghi della cultura”.

Secondo una recente inchiesta dell’associazione il contratto Servizi Fiduciari, che prevede una retribuzione oraria di 5,38€ lordi l’ora, viene applicato in Lombardia, tra musei, biblioteche e teatri, in più di 20 istituti culturali, sia statali che comunali o a partecipazione pubblica. Da città come Milano e Bergamo alle province più piccole la situazione è la stessa, e la responsabilità è in gran parte delle amministrazioni, oltre che delle aziende che vogliono massimizzare i profitti.

Risale a dicembre 2022 il nuovo affidamento dei servizi di accoglienza e assistenza al pubblico di 11 siti statali della Lombardia: dopo giorni di opposizione in cui musei e aree archeologiche sono rimasti chiusi, lavoratrici e lavoratori si sono ritrovati costretti a firmare, pur di non perdere il posto, un contratto che prevede condizioni peggiorative rispetto alla situazione precedente. Questo grazie ad un capitolato d’appalto, redatto dalla Direzione Regionale, che legittimava l’applicazione del CCNL Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari già citato e una gara vinta con più del 33% di ribasso. “Per questo motivo ci sposteremo a Palazzo Litta” – spiega l’attivista – “Vogliamo un confronto con la Direzione Regionale per chiedere la redazione di bandi che tutelino chi garantisce l’apertura e la fruizione dei siti, perché è giusto che il loro compenso quantomeno si avvicini a quello dei dipendenti ministeriali”.

Anche a Mantova il personale esternalizzato di Palazzo Ducale sta vivendo l’ennesimo cambio appalto: qui lavoratori e lavoratrici sono inquadrati con contratto Multiservizi e, nonostante le pressioni sindacali, non hanno ricevuto alcuna rassicurazione sul proprio futuro né dalla cooperativa di cui sono attualmente dipendenti, né dalla Direzione Museale che ha redatto il nuovo bando. La richiesta è semplice: Federculture al posto dei contratti “a risparmio” che gli aggiudicatari sono soliti applicare. Ed è quello che rivendicano anche lavoratrici e lavoratori dei Musei Civici di Milano, dalla scorsa primavera in mobilitazione per ottenere le dovute garanzie occupazionali in vista del nuovo appalto. Dopo mesi di vertenza e lo sciopero del 16 dicembre 2022, che ha avuto il 100% di adesioni, il bando è uscito con esplicito riferimento al Federculture nella stima dei costi del personale e prevede l’assegnazione di un punteggio più alto ai competitors che ne indicheranno l’applicazione. Le clausole del bando, tuttavia, non sono vincolanti e l’auspicio è quello che la gara non venga, ancora una volta, vinta a ribasso da una società che proporrà un inquadramento diverso.

Stanchi della totale deregolamentazione che contraddistingue il sistema degli appalti e favorisce lavoro povero e dequalificante, gli attivisti e le attiviste di Mi Riconosci? manifesteranno insieme a lavoratrici e lavoratori per chiedere a gran voce una riforma che tuteli il settore e incentivi l’applicazione del Federculture in tutti gli istituti e luoghi della cultura.


0 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *