Le numerose vertenze e mobilitazioni scaturite negli ultimi anni sul territorio nazionale in questo ambito dimostrano, infatti, come lo strumento dello sciopero possa trovare nuova forza e attuazione. Dieci i punti proposti in quell’appello a partire dalla dignità del lavoro culturale, l’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione, molestia e violenza nei luoghi di lavoro a richieste specifiche come la necessità di reinternalizzazione dei servizi essenziali e relativo aumento degli investimenti pubblici nel settore, adeguamento contrattuale e stop allo strumento del ribasso messo in atto attraverso sistema di appalto e ricorso alla falsa partita IVA, l’istituzione di un reddito di discontinuità e il riconoscimento della ricerca come attività lavorativa.
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